giovedì 4 dicembre 2014

Negrita


Sognare, sognare, sognare
sempre, comunque e nonostante

 . . . quando un sogno è un cannone
che se sogni 
ne ammazzi metà.


Ho imparato a sognare
Ho imparato a sognare,
che non ero bambino
che non ero neanche un' età
Quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po là
Tra quel prete palloso
che ci dava da fare
e il pallone che andava
come fosse a motore
C'era chi era incapace a sognare
e chi sognava già
Ho imparato a sognare
e ho iniziato a sperare
che chi c'ha avere avrà
ho imparato a sognare
quando un sogno è un cannone,
che se sogni
ne ammazzi metà
Quando inizi a capire
che sei solo e in mutande
quando inizi a capire
che tutto è più grande
C' era chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Tra una botta che prendo
e una botta che dò
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
che se cado una volta
una volta cadrò
e da terra, da lì m'alzerò

C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò

Ho imparato a sognare,
quando inizi a scoprire
che ogni sogno
ti porta più in là
cavalcando aquiloni,
oltre muri e confini
ho imparato a sognare da là
Quando tutte le scuse,
per giocare son buone
quando tutta la vita
è una bella canzone
C'era chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Tra una botta che prendo
e una botta che dò
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
che se cado una volta
una volta cadrò
e da terra, da lì m'alzerò

C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò
Negrita

 Sapere che qualcuno è passato di qui, si è fermato,
 ha letto, sfogliato, gradito o, anche no,
mi fa sempre molto piacere.
Non vi chiedo un commento; non sempre si trovano parole, capita anche a me,
potreste lasciarmi un piccolo segno,
un sorriso, una pernacchia,
oppure, semplicemente, una piccola x nei riquadri delle reazioni.
Reazioni, termine per nulla "soffice", ma non l'ho scelto io

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