lunedì 24 settembre 2018

“Non importa quello che stai guardando, ma quello che riesci a vedere.” Henry David Thoreau.

Mi sento spesso dire :
tu sei forte
tu sei in gamba
tu sei tosta
tu sei decisa
tu sei . . .  tu sei . . . tu sei . . . 
Da giovane ci credevo. Anzi, queste frasi, mi spronavano ad esserlo "per forza".
Dovevo essere forte
dovevo essere in gamba
dovevo essere tosta
dovevo essere decisa
dovevo . . . dovevo . . .  dovevo . . . 
Poi ho capito che :
non sono forte
non sono in gamba
non sono tosta
non sono decisa.
Ma quella figura, inesatta di me, è restata.
Se invece di affermare mi chiedessero, forse, scoprirebbero qualcosa che li deluderebbe o, forse, sarei vista con occhi più "limpidi".

Sei forte?
No, non lo sono. Non lo sono mai stata. Anche il mio corpo te lo dice, a volte urla. Basterebbe guardarmi per capirlo. 
No, non sono forte, sono resistente. Resisto, spingo avanti i miei piedi con tutta la mia volontà, a volte strisciandoli.

Sei in gamba?
No, non lo sono. Non so neppure cosa voglia dire "essere in gamba". Se significa capace, allora la domanda non è chiara, è inesatta, incompleta. Capace a fare cosa?

Sei tosta?
No, non sono tosta. E non mi piacerebbe esserlo. Sono tenace, a volte cocciuta. 
Una tosta, una dura, che procede impavida, ferma, quasi cieca a ciò che la circonda. 
No, io avanzo a piccolissimi passi e, spesso, non vorrei fare rumore. 

Sei decisa? No, non sono neppure questo. Sono impulsiva, ma è diverso dall'essere decisa. Sono piena di "ma", di "se", di paure e domande.

Dietro tante "affermazioni" c'è sempre una persona diversa da quella che guardiamo.


Guardare
stare in guardia.
(dal francone wardõn)

Vedere
vedere con gli occhi.
(dal latino vidère)

Buona Felicità









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